Dal carcere ad una nuova vita: Amanda Knox ha scelto una strada insolita per riscrivere la sua storia, ed è uno sbocco che fa sorridere

A volte la vita sa essere davvero ironica e trasformare un’esistenza di dolore e lacrime in una svolta completamente opposta. Plot twist, lo chiamerebbe qualcuno. Amanda Knox, per milioni di persone sinonimo di uno dei casi giudiziari più seguiti e divisivi degli ultimi decenni, oggi sale sul palco con un microfono in mano e fa ridere la gente.
Sì, avete capito bene. La donna accusata di aver ucciso la sua compagna di stanza oggi fa stand-up comedy e fa ridere le persone parlando anche della vicenda che l’ha coinvolta, mescolando considerazioni sul suo burrascoso passato giudiziario con battute sulla sua esperienza da mamma.
Impossibile parlare di lei senza ricordare la storia che l’ha resa famosa. Seattle, 1987: una ragazza americana con sogni di viaggi e studi all’estero. Perugia, 2007: l’omicidio di Meredith Kercher, l’arresto, il processo infinito. Condanne, assoluzioni, ribaltamenti di sentenze che hanno tenuto incollati giornali e tv di mezzo mondo.
Quattro anni di carcere in Italia, poi il ritorno a casa e la definitiva assoluzione nel 2015. Da quel momento, Amanda Knox è rimasta intrappolata in una specie di limbo: libera, ma sempre seguita dall’ombra di quel caso.
Amanda Knox e la nuova vita da comica: le battute sulla prigione
E ora la vita da comica. L’esordio è arrivato al Tacoma Comedy Club, nello stato di Washington. Non un locale qualsiasi, ma la sua città, la sua casa. Amanda è salita sul palco come opening act per il comico Chris Porter e ha fatto quello che nessuno si sarebbe aspettato: ha trasformato i suoi anni più bui in risate.
Sì, perché una che ha passato quattro anni in carcere in Italia può permettersi di dire con un sorriso che “fare la madre è più difficile che stare dentro“. Una che ha visto giudici e tribunali cambiare idea mille volte, può pure ironizzare su un nugget di pollo infilato in bocca con meno tatto di un verdetto.

Quella di Amanda Knox comica non è una novità, o almeno non è una passione nata all’improvviso. In un’intervista a People, qualche mese fa, aveva detto che uno dei suoi desideri era scrivere uno special di stand-up.
Ci stava pensando sul serio, perché il palco non è solo intrattenimento: è la forma più spietata e più sincera di racconto. E lei ha sempre avuto bisogno di raccontarsi, che fosse in un podcast, in un libro o in una docuserie.
Non a caso, parallelamente alla sua vita da neo-comica, Knox è anche autrice e attivista. Ha pubblicato il memoir Free: My Search for Meaning, dove prova a spiegare come si sopravvive a un processo mediatico globale senza perdere completamente il senso di sé.
Ha collaborato come produttrice esecutiva alla serie Hulu The Twisted Tale of Amanda Knox, ennesimo capitolo di una vicenda che ancora oggi continua ad attirare attenzione. E porta avanti l’impegno con l’Innocence Network, rete che sostiene chi è stato incarcerato ingiustamente.