Scadenza 730/2025 in arrivo: scopri quali detrazioni da non dimenticare per risparmiare al massimo. Presenta la dichiarazione entro il 30 settembre!
In un panorama fiscale in continua evoluzione, la dichiarazione dei redditi rappresenta un momento cruciale per i contribuenti italiani. La legge di Bilancio 2025 introduce modifiche significative, soprattutto per quanto riguarda le detrazioni fiscali.
Queste ultime, infatti, costituiscono un tassello fondamentale per la gestione del bilancio familiare, permettendo di ottenere rimborsi o di ridurre l’importo dell’IRPEF dovuto. Ma quali sono le spese che si possono scaricare con il modello 730/2025? E quali novità sono state introdotte per i redditi superiori a 50.000 euro? Scopriamolo insieme, analizzando nel dettaglio le opportunità offerte dalla normativa e le strategie migliori per ottimizzare il proprio carico fiscale.
La riforma fiscale del 2025 ha introdotto un cambiamento significativo nell’applicazione delle aliquote IRPEF, passando da quattro a tre fasce di reddito. Questa modifica ha un impatto diretto sulle detrazioni fiscali, soprattutto per i contribuenti con redditi superiori ai 50.000 euro.
Per questi ultimi, infatti, è stata prevista una franchigia di 260 euro applicabile alle detrazioni con aliquota al 19%. Questa misura mira a bilanciare il taglio delle aliquote, evitando un’eccessiva perdita di entrate fiscali. Tuttavia, è importante sottolineare che tale franchigia non si applica alle spese mediche, per le quali rimane in vigore una specifica franchigia.
Il modello 730/2025 prevede una serie di detrazioni fiscali che i contribuenti possono sfruttare per ridurre il proprio carico fiscale. Tra queste, troviamo le spese sanitarie, le spese per l’istruzione, i contributi per il riscatto degli anni di laurea, le spese veterinarie e le erogazioni liberali a favore di enti e associazioni. È fondamentale, però, che tali spese siano sostenute attraverso mezzi di pagamento tracciabili, al fine di poter beneficiare delle detrazioni. Un’eccezione importante riguarda l’acquisto di auto per disabili, per il quale è possibile ottenere la detrazione fiscale anche in caso di permuta.
Un capitolo a parte merita l’edilizia, settore per il quale sono previsti diversi bonus (ecobonus, bonus ristrutturazioni, superbonus, bonus mobili, bonus verde, sismabonus, bonus barriere architettoniche) fruibili su più anni di imposta. Tuttavia, con il decreto Cessioni del 16 febbraio 2023, è venuta meno la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, limitando le opzioni disponibili ai contribuenti.
Un aspetto spesso trascurato riguarda la conservazione dei documenti relativi alla dichiarazione dei redditi. I contribuenti hanno l’obbligo di mantenere tali documenti per un periodo di 5 anni, al fine di poter eventualmente recuperare detrazioni fiscali non richieste in tempo. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 14889 del 28 maggio 2024, ha chiarito che è possibile presentare una dichiarazione integrativa per richiedere detrazioni dimenticate, entro il termine ultimo previsto dalla legge.
In conclusione, la dichiarazione dei redditi 2025 si presenta ricca di novità e opportunità, ma anche di complessità. I contribuenti dovranno navigare con attenzione tra le nuove regole per massimizzare le proprie detrazioni fiscali, tenendo sempre presente l’importanza della documentazione e della tracciabilità delle spese.
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