Ho mia madre disabile e vorrei assentarmi per qualche mese per assisterla, posso chiedere il congedo straordinario anche se non viviamo insieme?

La richiesta di un congedo straordinario per l’assistenza ad un genitore malato è prevista dalla legge, ma come si può ottenere se non si abita nella stessa casa?

Il congedo straordinario rappresenta una fondamentale agevolazione per coloro che si trovano nella situazione di dover assistere un familiare portatore di handicap grave, come definito dalla Legge 104. Questo tipo di congedo, disciplinato dalla Legge n. 151/2001, offre ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, la possibilità di assentarsi dal lavoro fino a un massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa, mantenendo l’indennità pari all’ultima retribuzione e l’accredito dei contributi figurativi.

infermiere e anziana disabile
Ho mia madre disabile e vorrei assentarmi per qualche mese per assisterla, posso chiedere il congedo straordinario anche se non viviamo insieme? Mincomes.it

Il congedo straordinario è rivolto in primo luogo ai coniugi conviventi del disabile grave, seguiti dai genitori, dai figli, dai fratelli e dalle sorelle conviventi e, infine, da altri parenti o affini fino al terzo grado, sempre che vi sia convivenza. Tuttavia, una recente sentenza della Cassazione ha ampliato questa possibilità, riconoscendo il diritto al congedo anche in assenza di convivenza in specifiche circostanze, pur mantenendo la convivenza come regola generale per l’accesso a tale beneficio.

Congedo straordinario senza convivenza, è previsto dalla legge?

La convivenza tra il caregiver e il familiare disabile è un requisito chiave per l’accesso al congedo straordinario. Questo presupposto è essenziale per garantire un’assistenza continuativa e costante. Tuttavia, la legge prevede delle eccezioni, come nel caso dei genitori che possono richiedere il congedo anche per figli disabili non conviventi.

anziana disabile con infermiera
Congedo straordinario senza convivenza, è previsto dalla legge? Mincomes.it

Per i caregiver che non convivono con il disabile ma necessitano di assistere il familiare, esiste la possibilità di richiedere una dimora temporanea. Questa opzione permette di stabilire una residenza temporanea nel Comune dove vive il disabile, senza necessità di cambiare la propria residenza abituale. Per ottenere la dimora temporanea, è necessario inoltrare una richiesta presso l’Ufficio anagrafe del Comune di interesse, specificando i motivi della richiesta.

La dimora temporanea ha una durata massima di 12 mesi, al termine dei quali il caregiver dovrà decidere se trasferire definitivamente la propria residenza presso il disabile per continuare a beneficiare del congedo straordinario, soddisfacendo così il requisito della coabitazione.

Il congedo straordinario rappresenta un importante sostegno per i caregivers, offrendo loro la possibilità di dedicarsi all’assistenza di un familiare disabile grave senza preoccupazioni economiche immediate. La possibilità di richiedere una dimora temporanea amplia l’accesso a questo beneficio, garantendo che anche coloro che non convivono con il disabile possano fornire l’assistenza necessaria. È fondamentale, tuttavia, pianificare attentamente le proprie mosse e informarsi presso gli uffici competenti per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti necessari.

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