Dalla radio ai talent, la sua carriera incontra affetti, rumor e una frase: “Ti ho desiderato tanto”.
C’è chi lo conosce come il professore severo, chi come il giurato ironico e spiazzante. Di Rudy Zerbi colpisce soprattutto la franchezza: la stessa che, nelle ultime apparizioni, lo ha portato a giocare con il confine tra confidenza e spettacolo, fino alla frase che è rimbalzata ovunque: “Ti ho desiderato tanto”.
Ma dietro il volto televisivo c’è una storia che comincia molto prima dei palchi, una storia di famiglia, scoperte tardive e scelte controcorrente. Dalla console del Covo di Nord Est alla guida di progetti discografici, dalla radio ai grandi prime time, il viaggio di Zerbi attraversa generazioni d’ascolto e cambia con loro. Per capirlo serve ripercorrere quel cammino, comprendere i rapporti che lo hanno sostenuto e i sorrisi che hanno disinnescato i momenti più tesi. E solo allora, forse, quella frase acquista il suo significato più vero.
Nato a Lodi nel 1969, formatosi tra liceo linguistico e consolle liguri, Rudy Zerbi cresce con il cognome del padre adottivo e scopre solo a trent’anni l’identità del padre naturale, il conduttore Davide Mengacci. Laureato in Giurisprudenza, sceglie la musica e la radio: da Radio 101 a “Mai dire Sanremo”, fino ai vertici di Sony Music, dove lavora con Mina, Vanoni, Renato Zero e Morandi. In televisione debutta con Operazione Trionfo, poi approda a Amici, a Italia’s Got Talent e a Tu sì que vales. Sul fronte privato è padre di quattro figli. Quanto alla frase “Ti ho desiderato tanto”, nasce nel solco del suo umorismo, tra sipari social e scherzi con Arisa, senza mai sconfinare in ammissioni oltre lo show.
Il trampolino resta la radio, ma la svolta arriva quando, dopo anni in Sony Music e il doloroso addio ai tagli, Maria De Filippi lo chiama ad Amici: da allora diventa il professore di canto più temuto e amato. Siede in giuria a Italia’s Got Talent, torna con “Megajay” su Radio Deejay e guida Tu sì que vales. Un percorso che salda competenza e intrattenimento, costruendo il personaggio diretto, capace di correggere un’intonazione e, un attimo dopo, di sciogliere la tensione con una battuta.
Sul piano umano, la sua famiglia è un mosaico: l’adozione di Roberto Zerbi, i fratelli, i quattro figli, e la rivelazione della paternità di Davide Mengacci, con l’incontro nel 2001 a una festa di Mara Carfagna. Così, quando il gioco televisivo spinge a dichiarazioni come “Ti ho desiderato tanto”, soprattutto tra schermaglie social con Arisa, la cifra resta: un’ironia che non ferisce, che ammicca al pubblico e protegge i confini privati, in equilibrio tra palco e vita.
E mentre l’estate finisce, per alcuni è sollievo: le prime piogge rinfrescano l’aria e, come lui, rimettono ordine nelle città.
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